In questo approfondimento voglio spiegarti le differenze tra i diversi tipi di porte USB esistenti.
Al contempo voglio cogliere l’occasione per ripercorrere la storia dello standard USB.
Oggi siamo abituati a fare spesso uso delle porte e dei connettori USB per collegare tantissimi tipi di periferiche al nostro computer oppure per ricaricare i nostri smartphone.
Ad esempio tramite l’interfaccia USB possiamo connettere al computer dispositivi come chiavette USB, mouse, tastiere, hard disk esterni, alcuni tipi di cuffie, lampade USB, ecc.
Non sempre però le differenze tra i vari tipi di porte USB sono chiare a tutti.
Vediamo quindi di approfondire l’argomento, per capire meglio quando nacque e come si evolse lo standard USB ed i relativi tipi di porte e connettori!
Un Po’ di Storia del USB
USB significa Universal Serial Bus, ed è uno standard di comunicazione seriale che nacque nel 1994 quando 7 aziende (tra le quali Microsoft, Hewlett-Packard e IBM) decisero di semplificare ed uniformare la modalità di collegamento delle varie periferiche al PC.
L’obiettivo era anche quello di aumentare la velocità di trasmissione dati tra il computer e le periferiche, e di rendere più agevole collegare e scollegare i dispositivi senza la necessità di riavviare il computer (hot swap).
L’USB inoltre fu concepito come un sistema ad albero, nel senso che ad un unico gestore è possibile collegare diverse periferiche. A livello implementativo questo è possibile utilizzando un hub USB per collegare alla stessa porta USB del computer più dispositivi.
Grazie a questi vantaggi, l’interfaccia USB soppiantò gradualmente altre tecnologie di comunicazione, come le porte seriali e le porte parallele.
Negli anni successivi alla sua nascita lo standard USB fu rivisto più volte, al fine di aumentare la velocità di trasmissione e renderlo sempre migliore.
Vediamo quindi le varie versioni del USB che si sono succedute nel tempo, e i diversi tipi di porte USB e relativi connettori.
USB 1.0 – Porte USB di Tipo A e B
La velocità massima di trasmissione della prima versione di USB, detta anche Low Speed, era di 1,5 Mbit/s.
Tale velocità era troppo bassa ed andava bene soltanto per gestire certi tipi di dispositivi come tastiere e mouse.
I connettori introdotti con USB 1.0 sono il Type-A e il Type-B.
Il connettore di tipo A ha la classica forma rettangolare, ed è utilizzato per collegare una periferica alla porta USB A di un computer o di un hub.
L’altro connettore, ovvero il tipo B, viene usato per collegare un cavo USB ad un dispositivo USB (come per esempio una stampante). La porta USB type-B ha forma quadrata ma con gli angoli superiori spioventi.
USB 1.1
Nel 1998 fu introdotto lo standard USB 1.1, detto anche Full Speed, che era una revisione del USB 1.0 ed arrivava ad una velocità di 12 Mbit/s.
USB 2.0 – Porte USB Mini A, Mini B, Micro A e Micro B
Nel 2000 venne rilasciato USB 2.0, detto Hi Speed.
La velocità massima di trasferimento infatti veniva portata a 480 Mbit/s.
USB 2.0 introdusse i nuovi tipi di connettori micro-USB e mini-USB.
In particolare i connettori mini-A e mini-B furono pensati per periferiche di dimensioni intermedie come ad esempio hard disk esterni e navigatori satellitari.
Ancora più piccoli sono i connettori micro-A e micro-B, pensati soprattutto per smartphone o altri dispositivi di dimensioni ridotte.
USB 3.0 – Revisione delle Porte USB A, B e Micro B
Nel 2007 venne presentato USB 3.0, detto Super Speed, sebbene a livello commerciale iniziò a diffondersi attorno al 2010.
USB 3.0 è retrocompatibile con USB 2.0 e 1.0, e presenta una piedinatura con vari nuovi pin aggiuntivi rispetto ai precedenti standard.
La velocità massima raggiungibile è di ben 4,8 Gbit/s.
Le porte ed i connettori USB 3.0 si riconoscono da quelli precedenti per il fatto che la plastica a supporto della piedinatura è di colore blu.
Il connettore USB 3.0 di tipo A ha quindi la stessa forma e dimensioni delle precedenti versioni, ma 5 piedini in più.
Invece il connettore USB 3.0 di tipo B è divenuto più alto rispetto ai precedenti, per permettere l’inserimento dei piedini aggiuntivi. Quindi è ancora possibile inserire in una porta USB 3.0 type-B un connettore USB 2.0 type-B, ma non vice versa.
Il connettore USB 3.0 micro B è diventato più largo per fare spazio ai nuovi pin, ed è fatto in modo che la presa sia ancora in grado di ospitare una spina USB 2.0 micro B, ma non vice versa (vedi figura).
I connettori mini-USB e micro A furono invece dismessi perché obsoleti.
USB 3.1 – Porte USB C
Nel 2013 vennero rese note le specifiche di USB 3.1, detto Super Speed +, in grado di raggiungere la velocità massima teorica di 10 Gbit/s.
Con USB 3.1 nasce anche il nuovo connettore USB type-C, che a differenza di tutti i connettori USB precedenti può essere inserito nella relativa porta in entrambi i sensi.
Il nuovo connettore tipo C infatti è di forma ovale e prevede 2 gruppi di pin: 6 sopra e 6 sotto (quindi è simmetrico).
USB4
Le specifiche tecniche dello standard USB4 sono state rilasciate nel 2019, e si prevede che raggiungerà i 40 Gbit/s. Si pensa che inizierà a diffondersi commercialmente a partire dal 2021.