Recensione a La Prima Alba del Cosmo di Roberto Battiston

La Prima Alba del Cosmo

Quest’estate invece del solito romanzo ho deciso di dedicarmi a una lettura abbastanza impegnata. Si tratta del libro “La prima alba del cosmo” di Roberto Battiston.

Battiston è un fisico sperimentale italiano di fama internazionale in forze al dipartimento di fisica dell’Università di Trento, insomma uno che di fisica se ne intende parecchio.

“La prima alba del cosmo” è un libro divulgativo sulla fisica aggiornato secondo le scoperte degli ultimi anni. Si parla della nascita dell’universo, della teoria delle particelle e della posizione dell’uomo all’interno della realtà mossa dalle leggi universali.

Cosa Devi Sapere

Purtroppo credo che il libro non sia proprio adatto a tutti, soprattutto per quanto concerne la prima metà. Se avete un titolo di studio in ambito scientifico oppure avete già una passione consolidata per la scienza allora ve lo consiglio. Se invece si tratta del primo approccio alla fisica allora temo che ci capirete poco.

Personalmente, essendo ingegnere ed avendo letto già altri libri divulgativi come il molto meno recente “Il libro di fisica” di Asimov mi sono trovato a mio agio.

Cosa imparerai

Il libro cerca di unificare la fisica del “grande” cioè l’astrofisica con la fisica del “piccolo” cioè la meccanica quantistica ricalcando un po’ quanto stanno facendo già molti scienziati che cercano di trovare (ma ancora senza successo) una teoria del tutto.

Trai i principali argomenti ci sono il Big Bang, la formazione delle stelle, dei pianeti e dei buchi neri, la nascita della vita, il modello standard delle particelle e la materia oscura.

La lettura è stata piacevole, scorrevole e interessante e mi ha permesso di apprendere diverse nozioni di fisica che prima non possedevo. Si è rivelato molto chiarificatore anche per argomenti a me già noti ma che mi avevano sempre lasciato un po’ perplesso a causa dell’enorme complessità della materia.

A titolo esemplificativo cito la spiegazione che dà Battiston dell’”universo chiuso”. L’universo è chiuso esattamente come la superficie della terra è chiusa, l’unica differenza è che il primo ha tre dimensioni mentre la seconda solamente due.

Disegniamo ora un cerchio per terra (cioè sulla superficie terrestre) e subito dopo disegnamone uno che lo racchiuda e procediamo così indefinitamente… Inizialmente è tutto molto logico e come ci si aspetta ogni cerchio è più grande del precedente. Le cose diventano “strane” quando si arriva a disegnare un cerchio grande come l’equatore terrestre.

Questo cerchio è quello più grande di tutti ma da questo momento in poi, tutti i cerchi disegnati sulla superfice per racchiudere i precedenti saranno sempre di dimensione più piccola fino a quando l’ultimo cerchio sarà il più piccolo di tutti e incredibilmente lo disegneremo intorno ai nostri piedi chiudendoci dentro.

Stesso discorso si può fare con l’universo creando sfere concentriche. Davvero suggestivo…

Nella parte finale l’opera si concentra soprattutto sulle scoperte più recenti come il bosone di Higgs e le onde gravitazionali. Infine ci dà qualche indicazione sui nuovi orizzonti da esplorare.

Conclusione

L’unico difetto che ho trovato è che ho fatto fatica a trovare un filo logico solido nella successione dei vari capitoli. A volte si passa un po’ troppo in fretta da un argomento all’altro per poi tornare subito indietro pochi capitoli dopo.

Complessivamente la valutazione è più che buona ed è un libro che sono contento di aver acquistato e letto.

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