Ciao, oggi voglio spiegarti cos’è il Bluetooth per capire come funziona questo diffusissimo protocollo di comunicazione wireless!
Inoltre ripercorreremo assieme le tappe principali della storia del Bluetooth, e l’origine del suo nome.
Bluetooth è una parola che ricorre spesso quando si parla di dispositivi tecnologici come ad esempio cellulari e computer. Forse però non ti è proprio chiaro cosa sia esattamente.
Ti piacerebbe avere qualche delucidazione in merito? Ebbene, noi di TiSuggerisco.com abbiamo deciso di scrivere questa pagina proprio per aiutare le persone a capire che cos’è il Bluetooth e a cosa serve.
Ti daremo una spiegazione semplice e senza troppi tecnicismi e vedrai che poi ti sarà tutto molto più chiaro.
Iniziamo con una semplice definizione: Bluetooth è uno standard di comunicazione per la trasmissione di dati su reti personali senza fili.
All’atto pratico ciò significa che con il Bluetooth dispositivi diversi di marche diverse possono comunicare tra loro senza fili, in maniera affidabile entro un raggio limitato a qualche metro.
Ecco qualche esempio pratico:
- Collegare un paio di cuffie senza fili al tuo smartphone per ascoltare la musica.
- Collegare il tuo fitness tracker allo smartphone per tenere traccia dei tuoi allenamenti.
- Abbinare lo smartphone al vivavoce dell’automobile per gestire le chiamate mentre stai guidando.
- Collegare un mouse senza file al computer.
- Trasferire fotografie dalla tua macchina fotografica al tuo laptop.
La lista potrebbe andare avanti a lungo, perché moltissimi dispositivi supportano questo standard e le interazioni che si possono sviluppare sono davvero un gran numero.
Come Funziona il Bluetooth?
Il Bluetooth è uno standard di comunicazione progettato per avere un raggio di azione limitato ma allo stesso tempo efficiente e a basso consumo energetico dato che spesso è montato su dispositivi alimentati da una batteria come per esempio smartphone, tablet o laptop.
Lavora sulla banda di frequenze intorno ai 2,45 GHz divisa in 79 canali per evitare interferenze.
Nel tempo sono state rilasciate varie versioni di questo protocollo ciascuna migliorativa rispetto alle precedenti sotto vari aspetti tra cui velocità e sicurezza.
Nella versione 1.1 e 1.2 la velocità massima era di 723,1 kbit/s, incrementata a 3 Mbit/s nella 2.0 e infine a 4 Mbit/s nella 4.0.
Quest’ultima velocità è più che adatta ai tradizionali usi che si fanno del Bluetooth ma certamente non è paragonabile con quella del Wi-Fi.
Wi-Fi e Bluetooth infatti non sono comparabili dato che il primo ha una velocità e un raggio d’azione nettamente superiori tuttavia implica consumi energetici maggiori che non tutti i dispositivi portatili sono in grado di sostenere.
Storia del Bluetooth
Il Bluetooth nasce alla fine degli anni novanta da un’associazione di diversi marchi leader nella produzione di apparecchi elettronici: Ericsson, Sony, IBM, Toshiba e Nokia. Successivamente sono entrate altre società minori.
Il nome Bluetooth è ispirato a Harald Blåtand il cui cognome significa “Dente blu” (in inglese appunto Blue tooth), un re scandinavo che regnò dal 970 al 986 e che con la sua diplomazia unì tutti i popoli scandinavi.
Era così soprannominato perché aveva spesso i denti colorati di blu dato che era ghiotto di mirtilli.
Lo standard Bluetooth mette in comunicazione e unifica dispositivi diversi esattamente come re Harald ha fatto con i popoli scandinavi, ed ecco perché è stato scelto questo nome.
Il simbolo del Bluetooth infatti non è altro che l’unione delle due rune corrispondenti alle lettere H e B che sono le iniziali del noto re scandinavo.