Come Funziona L’Asciugacapelli – Storia del Phon

Come Funziona il Phon

Come sappiamo l’asciugacapelli (anche detto phon, dal tedesco Föhn che è il nome di un vento caldo) è un utilissimo elettrodomestico che genera un flusso di aria calda in grado di rimuovere l’umidità dai nostri capelli.

Ma come fa il phon a generare aria calda?

E’ proprio a questa domanda che voglio rispondere! Ma prima penso sia molto interessante ripercorrere brevemente la storia dell’asciugacapelli.

Storia del Phon

L’asciugacapelli nacque in Francia ad opera di Alexander Godefroy.

Egli aveva un salone di bellezza, e pensò di asciugare i capelli delle clienti utilizzando una cuffia che veniva collegata ad una stufa attraverso un tubo.

Il phon come lo conosciamo oggi però nacque più tardi, ovvero intorno al 1911.

In quell’anno negli Stati Uniti Gabriel Kazanjian depositò il brevetto per un asciugacapelli che utilizzava un elemento riscaldante elettrico per ottenere aria calda. La particolarità era che il flusso di aria si otteneva azionando manualmente una manovella.

I primi phon completamente elettrici fecero la loro comparsa attorno al 1920, e l’ispirazione in questo senso venne dagli aspirapolvere, che furono inventati qualche anno prima e che generavano aria dallo scarico.

Gli asciugacapelli commercializzati negli anni successivi non erano però potenti e maneggevoli come quelli che usiamo ai giorni nostri. Anzi, erano piuttosto pesanti e ingombranti!

Da quel momento in poi, vista anche l’utilità del compito che svolgevano, iniziò una lunga fase di perfezionamento dell’asciugacapelli che lo portò ad assumere le caratteristiche che conosciamo.

Più vicino ai giorni nostri sono poi nati molti altri dispositivi per la cura dei capelli, come ad esempio le spazzole elettriche, le piastre per capelli ed il tagliacapelli.

Come Funziona il Phon

Come Funziona l'Asciugacapelli

Il principio di funzionamento del phon è in realtà piuttosto semplice.

I componenti principali di un asciugacapelli sono soltanto tre, ovvero:

  • un motore elettrico
  • una ventola
  • una resistenza elettrica

Collegando il phon alla rete elettrica ed accendendolo, vai ad alimentare il motore elettrico e la resistenza.

E’ proprio il movimento del motore elettrico che muove la ventola.

La ventola è in grado di risucchiare aria dalla parte posteriore del phon, facendola passare attraverso la resistenza elettrica.

La resistenza elettrica genera calore per effetto Joule, e scalda così l’aria.

Il flusso di aria calda esce poi dalla parte anteriore del phon, che non a caso ha un design ergonomico ed una forma “a pistola”.

A questo punto, per andare ancora più nel dettaglio, non resta che capire cosa sia l’effetto Joule!

Questo fenomeno fisico prende il nome dal suo scopritore, il fisico Inglese James Prescott Joule, che si accorse che quando la corrente elettrica passa attraverso un conduttore produce una certa quantità di calore.

Gli elettroni si muovono nel conduttore accelerati dalla differenza di potenziale presente tra il polo positivo e quello negativo, ma finiscono presto per scontrarsi con gli ioni del reticolo cristallino. Gli ioni quindi aumentano la loro energia cinetica media, ovvero “oscillano più velocemente”. Questo equivale ad un aumento di temperatura del conduttore, che quindi si scalda!

L’effetto Joule è anche alla base del funzionamento della lampadina: quando la corrente elettrica passa attraverso il filamento di tungsteno contenuto all’interno del bulbo di vetro, lo fa diventare incandescente in modo da produrre luce.

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